Elenco blog personale

martedì 24 aprile 2012

Il Futuro Conservatore (Pubblicità Regresso)


Non c'è limite al peggio.


Ne ho avuto la certezza tra sabato e domenica scorsi, e lo sconforto, che già mi accompagna da tempo, mi ha assalito con grande vigore.


Sabato sera partecipo ad una cena tra amici, e mi viene presentata una coppia di fidanzati genovesi. Simpaticissimi.


Abbiamo riso e scherzato tutta la sera, poi è arrivato il fatidico momento.


La politica.


Uno dei due mi allunga un biglietto promozionale elettorale.




Leggo, con mio stupore, una sigla mai sentita prima, P.I.N.: Partito Italia Nuova.


Il fondatore del movimento, Armando Siri, è candidato sindaco di Genova.


"Come si collocano questi?", chiedo con un po' di diffidenza.


Risposta secca e pronta: "Ah, nè destra nè sinistra. E' un partito apolitico.".





"Guarda", mi dice uno dei due, "io e la mia fidanzata siamo proprio su sponde opposte, ma ci siamo candidati proprio perchè siamo stufi. Vogliamo partecipare al cambiamento, e questo è l'unico partito che ci ha convinto".




"Vedi", prosegue lui, "io, per esempio, sono uno...insomma...uno che gira con la foto di Mussolini nel portafogli...".



"La mia fidanzata, invece, è di sinistra, però ci ritroviamo nel PIN".




O cavoli! Vuoi vedere che questo misconosciuto Armando Siri ha trovato la quadratura del cerchio?


Far convergere in un unico partito elettori (militanti!) di destra estrema e di sinistra?


Devo assolutamente informarmi.


"Vai sul sito", prosegue il mio nuovo amico nostalgico, "E guardati qualche video. A me ha aperto gli occhi!".



Domenica vado a dare un'occhiata al sito del Partito, e becco subito il famoso video suggeritomi.


Bene, guardiamo.


Nel caso vogliate dare un'occhiata (e ve lo consiglio vivamente), ecco il link . E' un po' lungo, ma non è necessario guardarlo per intero.


Al primo approccio, ho avuto l'impressione di assistere ad una lezione universitaria sui generis. Il Sig. Siri è in piedi, davanti ad una lavagnetta, con un pennarello in mano, e scrive alcune parole, sulle quali si incentra il suo discorso. Ci sono anche alcuni "spettatori", muniti di block notes...


Parte da lontano, il sig. Siri, dal concetto di politica, passando per il Kosmos e l'Uni Verso (andate a vedere il video e capirete perchè ho scritto Uni Verso, e non Universo).


Devo ammettere che sono rimasto affascinato dall'approccio. Mi ha un po' deluso il riferimento al Cor Aggio (e anche in questo caso, andatevi a vedere il video per capire).


Allora vado a vedere il programma del PIN, incuriosito dal "come".


"Come avrà fatto il Sig. Siri a trasporre le idee illustrate in progetti politici?".


Ecco, la risposta è: "Non lo ha fatto".


Il Programma è incentrato su un nuovo concetto di imposizione fiscale, un nuovo sistema pensionistico, la riforma della giustizia (che, anticipo, è ABERRANTE), etc etc...


Questo post potrebbe essere lungo chilometri, vista l'enorme quantità di spunti offerti dal programma del P.I.N., ma mi voglio soffermare su un aspetto particolare: la Nuova Costituzione.


Sì, perchè il sig. Siri è convinto che tutta la Costituzione, essendo stata redatta oltre sessanta anni fa, sia ormai vecchia, ed esprima concetti non più adatti alla società attuale. Concetto sul quale non mi esprimo.


La cosa interessante è che sul sito del P.I.N. c'è il testo della Nuova Costituzione.


Non resisto. Devo andare a leggerlo.


La Carta dei Principi di Fondazione della Nuova Italia (giuro, è scritto così) consta di 25 articoli.


Esaminiamone alcuni.


L'art. 1 dice, tra l'altro: "Ogni scelta dell’individuo che non sia in contrasto con la libertà
altrui è personale e non può essere materia di competenza dello Stato.".
Prescindendo dalla totale genericità della parola personale inserita in quel contesto, e dal nonsense caratterizzato dal concetto "fai quello che vuoi, basta che non rompi le palle al prossimo", la cosa meravigliosa di questo principio è che, già all'articolo successivo, viene pienamente contraddetto.


L'art. 2, infatti, recita: "Lo Stato garantisce ad ogni individuo cittadino il proprio sostegno,
nelle misure più idonee, siano esse di tipo organizzativo o normativo,
per il raggiungimento dei propri scopi.".


In sostanza, se ho capito bene, lo Stato non ha competenze nelle scelte dell'individuo. Quindi, se io mi compro una macchina, non devo andare alla motorizzazione per la targa, tanto lo Stato non si deve intromettere. Contemporaneamente, però, lo stesso Stato mi mette a disposizione il proprio sostegno per raggiungere i miei scopi.


Eccezionale l'art. 3.


Non saprei come definirlo altrimenti.


Esso recita: "Gli individui cittadini che si comporteranno con accoglienza, generosità
e comprensione con i loro simili, e con tutte le espressioni universali
della natura non avranno mai da temere il giudizio e la coercizione
dello Stato.".
State attenti, cittadini italiani, perchè se inavvertitamente uccidete una mosca in casa vostra, dovrete temere il giudizio e la coercizione dello Stato! E mi raccomando, prima di criticare un altro, verificato che sia un vostro simile, perchè se non lo è potrete insultarlo, cacciarlo e picchiarlo quanto volete, senza temere il giudizio e la coercizione dello Stato.


Art. 5: "la proprietà privata è INALIENABILE". Giuro, dice proprio così. INALIENABILE. Addio a tutte le Agenzie Immobiliari d'Italia.


Proseguo veloce, a malincuore.


Art. 12: "Un individuo cittadino può essere sottoposto ad un processo quando ne
sussistano le condizioni determinate dal compimento di un reato."
Questo articolo è un piccolo capolavoro.


In sostanza, io commetto un omicidio. L'omicidio è reato. Pertanto, avendo commesso un reato, posso essere sottoposto ad un processo. Il problema sta nel fatto che, per accertare l'esistenza di un reato, è necessario essere sottoposti ad un processo. Prima del processo, e della condanna, infatti, non si può sapere se è stato effettivamente commesso un reato, perchè il processo serve proprio per determinare se è stato commesso un reato, e successivamente, erogare la pena prevista.


Poniamo che io, per difendermi da un'aggressione, dia una spinta al mio aggressore e costui cada a terra, sbatta la testa in terra e muoia. Questo è reato? Sì, verrebbe da dire, perchè è morto un uomo. Viene celebrato il processo, e il mio avvocato dice: "L'imputato ha agito per legittima difesa!". Il Giudice verifica, ed in effetti accerta che è così. Pertanto, vengo assolto, perchè il reato non sussiste.


Cavolo! E adesso? Il reato non sussiste! Non l'ho commesso. Quindi non potevo essere sottoposto a reato! C'è qualcosa che non va...


Badate bene, PUO' essere sottoposto a processo, non DEVE.


E, infatti, l'art. 13 prevede che "L'azione penale non è obbligatoria, ma discrezionale.".




Quindi, gli amichetti intimi dei P.M. (che, secondo l'Illuminato Siri, si chiameranno Delegati del Capo dello Stato), potranno andare in giro a fare "le peggio cose", contando sull'impunità PER LEGGE. Anzi, sull'impunità PER PRINCIPIO COSTITUZIONALE (che è molto ma molto peggio).


E qui arriviamo al panico puro. Il Delirio di Onnipotenza. Il Nuovo Tiranno.


Tralasciando una frase dell'art. 13 che dice: "Nessun processo può durare per un periodo superiore a 1 mese", sul quale non mi sento di fare alcun commento vista la sua totale IDIOZIA (e pericolosità...), si arriva all'art. 21, l'anticamera della Tirannia: "Il Capo dello Stato non rappresenta i cittadini individui, ma
rappresenta solo l’organizzazione sociale del Paese. È eletto dai
cittadini
etc et". Cioè, io eleggo uno che non rappresenta me, ma rappresenta la società in cui io vivo. Quindi, quando vado a votare, chi scelgo? Quello che agisce per il bene della società, anche se non fa i miei interessi personali.


Tipo: Il candidato Tizio vuole abbassarmi lo stipendio, ma mi promette che tale diminuzione servirà per fornire maggiori servizi alla società. Godo nella sofferenza per il bene comune. Non so perchè, ma mi viene in mente Stalin...


E, infatti, sempre art. 21: "A lui spetta l’emanazione delle Leggi, l’autorità giudiziaria, ed
esecutiva. L’incarico di Capo dello Stato è permanente fino all’età di
75 anni".


Lì per lì pensavo di aver letto male. E invece no.


Allora, costui che io eleggo per rappresentare non me, ma la società, detiene il potere di emanare le Leggi (EMANARE LE LEGGI!), comanda i giudici ed il Governo. Anzi, lui stesso E' Il Giudice ed IL Governo. E, se eletto all'età di 30 anni, rimane in carica fino all'età di 75 anni.






Infatti, sempre l'art. 21 dice "Al Capo dello Stato spettano tutte le decisioni di politica

interna ed internazionale".


Ma il vero capolavoro è: "egli può essere rimosso dall’incarico con Decreto del Collegio Popolare
Nazionale solo nelle modalità espresse dalla presente Carta.".
Andiamo allora a cercare queste fatidiche modalità.


Art. 22: "Al Collegio Popolare Nazionale spetta la convocazione delle
consultazioni po­polari per l’elezioni del Capo dello Stato a seguito di MORTE o DIMISSIONI di quest’ultimo"
. Quindi, le elezioni si indicono SOLO se il Capo dello Stato muore (bontà sua), o si dimette. Altre modalità non sono previste.


Ah no, mi sbaglio.


Art. 24: "Il Capo dello Stato rispetta, PENA IL DECADIMENTO DELL'INCARICO, e fa
valere presso gli individui cittadini e gli organi dello Stato i
principi di questa Carta sui quali si fonda l’organizzazione della
società."
. Il decadimento. E chi lo fa rispettare, questo decadimento?


Nessuno può, visto che il Capo dello Stato detiene il potere legislativo, giudiziario ed esecutivo.





In sostanza, non ho ben chiaro se questa Nuova Costituzione sia frutto dell'incapacità di chi l'ha redatta, oppure sfruttila buona fede delle persone.


In entrambi i casi, credo proprio chead oggi, in Italia, possiamo tranquillamente fare a meno di nuove Italie e comunicatori che si improvvisano legislatori.


Spero lo capiscano anche i genovesi.















martedì 10 aprile 2012

Sono contento. Anzi, no.




Sono contento per tutto quello che sta succedendo in questi giorni alla Lega.

Non ho mai nascosto la mia "intolleranza" verso questo Partito e le idee di cui si fanno portavoce i suoi membri, idee malsane che, sull'onda del malessere generato dalla annosa "questione meridionale", puntano di fatto a restaurare un nuovo clima da ventennio fascista (leggasi: odio razziale), con la differenza che Mussolini puntava a tenere l'Italia UNITA (ed inoltre sapeva parlare italiano correttamente).

Ma il punto di questo post è un altro.

E' evidente che l'inchiesta che sta coinvolgendo la famiglia Bossi colpisce uno dei punti di forza su cui è stata costruita la Lega, ovvero l'onestà. Bossi & C. hanno sempre cercato di distinguersi da ogni altra forza politica, tenendo estremamente saldi i rapporti con la popolazione e non creando quel distacco che abitualmente viene a formarsi tra elettori e politici.

Ora che la credibilità del Leader storico del movimento e della sua famiglia è stata messa in discussione, è in dubbio l'esistenza stessa del partito.

Pertanto, dovrei essere contento.

E invece, no.

Avete presente Al Capone? Il simbolo del gangsterismo americano. Nonostante fosse stato dichiarato il nemico pubblico n. 1, l'F.B.I. non riusciva a trovare nessuna prova delle sue numerose "attività" illegali. Fino a quando, trovato un biglietto sospetto con su scritto il suo nome, non capitò l'occasione di incastrarlo.
"Bene! L'avranno incriminato per omicidio plurimo, strage, estorsione, taffico di droga, sfruttamento della prostituzione...".
Ehm, non proprio.

"Associazione a delinquere di stamp..."

"Ehm, non proprio...".

"Eh, vabbè, ma comunque..."

EVASIONE FISCALE.

E' un po' come processare Hitler perchè non ha pagato una multa per divieto di sosta.

Ebbene, se il partito Lega dovesse cadere, smembrarsi, sciogliersi, finire, a causa di un'inchiesta giudiziaria, facendo le debite proporzioni, senza volere minimamente paragonare Bossi e famiglia ad Al Capone o ad Hitler (se non altro, perchè nessuno di questi ultimi due ha mai alzato il dito medio verso i fotografi, mi sembra..), la sensazione che proverei è un po' la stessa.

Come se Berlusconi fosse stato costretto a dare le dimissioni da Presidente del Consiglio per avere sbagliato il finale di una barzelletta.

Come se Bersani si dimettesse perchè è un uomo inutile. Ah, no, chiedo scusa, questa sarebbe una bella soddisfazione e sarebbe pienamente aderente alla realtà...

Insomma, avrei preferito che la famiglia Bossi fosse stata delegittimata politicamente, invece che a causa di un'inchiesta giudiziaria (che sugli elettori padani avrà l'effetto di compattare ancora di più il partito contro i nemici comunisti e le banche europee).

Perciò, sono contento, anzi no.